RN Decima-Malafede

autore e foto: Marco Trotta

sentiero CatavaniLa Riserva Naturale di Decima-Malafede si estende su circa 62 Kmq tra la Via Pontina e la Via Laurentina, delimitata a nord dal G.R.A. e a sud dal Comune di Pomezia. Le formazioni boschive sono uno degli elementi che caratterizzano maggiormente l’area, sono presenti principalmente querceti misti a Cerro e Farnetto e foreste sempreverdi di Leccio, Sughera e macchia mediterranea. La restante parte del territorio è costituita da vaste aree agricole destinate a coltivi, sia con monocolture intensive che con coltivazioni tradizionali. La Macchia di Capocotta e il complesso Macchiagrande di Trigoria-Catavanni sono le due aree boschive di maggiore interesse della Riserva.

                                    INFO e MAPPA:          http://www.romanatura.roma.it/parchi-e-riserve/decima/                                   

La MACCHIA DI CAPOCOTTA (da non confondere con la Tenuta di Capocotta) è un bosco di latifoglie ad alto fusto, esteso 140 ettari, in cui dominano Cerro e Farnetto.  Durante il periodo riproduttivo nidificano in questa formazione boschiva il Nibbio bruno e tre specie di Picidi: il Picchio verde, il Picchio rosso maggiore e il Picchio rosso minore.

L'area di Macchiagrande di Trigoria-Catavanni è una formazione di macchia mediterranea alta estesa 538 ettari, con presenza di Sughera, Cerro e Farnetto. Di notevole importanza sono le piccole raccolte d'acqua, le cosiddette "piscine", che si trovano al suo interno. Nonostante le dimensioni ridotte, questi stagni rappresentano un ambiente di elevato valore naturalistico ed ospitano numerose specie animali, sia vertebrati che invertebrati. In inverno e in periodo di migrazione, sono frequentati da diverse specie di uccelli acquatici (principalmente Ardeidi) mentre in primavera-estate costituiscono l'habitat riproduttivo del Germano reale e del Tuffetto.  Nelle aree boscate che circondano queste piccole zone umide, nidificano la Poiana e il Nibbio bruno e non è raro osservare individui di Falco pecchiaiolo e Biancone (probabilmente soggetti che frequentano la vicina Castel Porziano). Altra presenza di rilievo è quella del Succiacapre, questa specie caccia e depone le uova nelle piccole radure che si aprono all’interno della macchia mediterranea. Durante l'inverno, i coltivi ed i pascoli limitrofi all’area boschiva sono frequentati dall'Albanella reale e, nei periodi più freddi dell’anno, dalla Beccaccia e dalla Tottavilla.

La zona di S.Ferdinando-S.Gioacchino è una vasta area agricola che riveste particolare importanza per Alaudidi e Fasianidi, sia durante il periodo invernale che in quello riproduttivo, quando alle specie residenti si uniscono la Calandrella e la Quaglia. Nelle stazioni più assolate, dove sono presenti cespugli, arbusti e piante di Pero mandorlino, nidifica una delle ultime coppie di Averla capirossa che costruisce il suo nido utilizzando i rami di questo piccolo albero. Durante il periodo invernale, la zona di S.Ferdinando è utilizzata come territorio di caccia dal Falco pellegrino e, più raramente, dall'Albanella reale.

Solfatara3  M.TrottaUno degli ambienti più interessanti e particolari della Riserva, non soltanto dal punto di vista ornitologico ma anche da quello botanico e geologico, è la solfarata di Pomezia. Questa vecchia cava di zolfo, abbandonata a metà anni ottanta, ospita la colonia di Gruccione più consistente della Riserva. Altre presenze importanti sono rappresentate da un piccolo nucleo nidificante di Calandrelle e, dove la copertura erbacea è quasi assente, dal Calandro. Purtroppo, il moto-cross che viene praticato assiduamente nell'area costituisce una grave minaccia per questa specie.

Per ultime, ma non per importanza, la splendida Tenuta dei Vaselli ed i Monti di Leva. Queste due aree sono caratterizzate da coltivi con presenza di siepi, cespugli, filari arborei e spallette boscate. In periodo invernale si osservano regolarmente Picchio verde, Picchio rosso maggiore, Picchio rosso minore, Frosone, gruppi di lucherini e qualche individuo di Zigolo muciatto. Per due anni consecutivi, tra ottobre e novembre, è stato avvistato in queste due aree un Sacro, probabilmente attratto da una elevata concentrazione di piccioni che hanno sostato nell'area ad inizio autunno del 2009 e del 2010.

Nella Riserva di Decima-Malafede, nidificano inoltre ben cinque specie di rapaci notturni: Barbagianni, Assiolo, Civetta, Allocco e Gufo comune. Il totale delle specie censite nella Riserva è di 145, delle quali circa la metà sono nidificanti.

 

 

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